La fortuna di correre.. by Moritos

Ciao a tutti, vi scrivo perché voglio raccontarvi la mia storia.
Mi è stato diagnosticata la malattia di Behcet tre anni e mezzo fa e sono passata attraverso una degenza in casa di due mesi, un ricovero in malattie infettive (perché si pensava a quello, prima della diagnosi corretta)ed infine un ricovero in oculistica per uveite…infine la diagnosi: BEHCET. Ho iniziato a prendere la colchicina dopo solo sei mesi dalla comparsa violenta dei sintomi tipici della malattia, e sono certa che la tempestività e la perfetta intuizione di un medico reumatologo che lavora nell’ospedale di un piccolo comune del leccese (San Cesareo) mi abbiamo salvata e mi abbiano riportato alla vita.
Ora prendo la colchicina, i sintomi sono lievissimi e corro!!
Ho iniziato a correre quando ho capito che restare immobilizzati per l’artrite alle caviglie era terribile, allora ho iniziato a pensare che ognuno dei giorni in cui mi veniva concessa la fortuna di poter ritornare alla normalità fosse un regalo.
Corro per esorcizzare la malattia, corro e sto meglio, il mio benessere psicofisico è aumentato e così riesco a controllare il mio corpo, ad evitare che intervengano i meccanismi di auto-distruzione delle malattie autoimmuni.
Sono iscritta ad un’associazione di podisti e di tanto in tanto partecipo a delle gare da 10 km!
So perfettamente che quello che vi scrivo sulla corsa alcuni di voi non potranno permetterselo, perché il decorso della malattia è stato più violento…ma volevo comunque condividere con voi la mia gioia, certa del fatto che gioirete per me.
Spero che quanti, invece, siano in buone condizioni, prendano il mio messaggio come un incentivo ed una speranza. Io cerco di vincere il Behcet correndo, e spero di poterlo fare ancora. Vi abbraccio tutti…